museo puig des molins libri di archeologia a disposizione
Ai piedi del promontorio su cui si poggia la bellissima rocca A�di Ibiza, propio alle pendici della stradina che ci porta verso la fortificazione spagnola del porto, esiste un piccolo museo che testimonia il passaggio delle popolazioni piA? antiche che navigavano lungo le rotte che incrociavano dall’Africa le coste del porto ibizenco e poi raggiungevano le sponde spagnole.
oggetti preziosi e miniature rinvenute nell tombe ipogee p.ruggeri www.megalithic.it
L’ingresso A? a pagamento solo la prima volta che ci si va nel periodo di un intero anno, il museo ha un percorso consigliato ed A? davvero interessante , nonostante i tanti reperti esposti, ciA? che desta maggior curiositA� A? la serie di tombe ipogee scavate nella dura roccia calcarea e il groviglio di grotte a contatto l’una con l’altra che formano un cimitero ancora non del tutto riscoperto, risalente al 9 sec a.c.;
steli funerarie
E’ il caso di ricordare che prima dei romani l’isola era abitata e le popolazioni professavano il culto della dea Tanit, di cui ci siamo giA� occupati in questi articoli sulle tradizioni e la storia di ibiza.
Altrettanto eccezionale la sensazione di discesa nel mondo dei defunti che avvolge il curioso visitatore, negli ambienti sepolcrali, tutto A? stato riportato al momento della prima scoperta, gli ambienti infatti sono frutto del lavoro degli addetti del museo ma sono identici all’originale.
Nel video vi portiamo all’interno della zona visitabile degli scavi accanto al museo, A�seguiteci!!!
con la curiositA� dei #predatoridellaciociariaperduta,, buona visione!
es vedra al tramonto puesta del sol www.megalithic.it p.ruggeri
Es VedrA� Ibiza, un luogo descritto in tantissimi modi, soprattutto storici e misteriosi, esistono diverse leggende riguardanti l’isola e l’isolotto di Es Vedra che partono da tempi immemorabili e giungono fino a noi.
google
La tradizione vuole che l’isola fosse abitata da un gigante benvoluto dagli abitanti che rimaneva nascosto e veniva chiamato per aiutare i cittadini a trovare imbarcazioni scomparse e marinai e pescatori dispersi in mare, per chiamarlo ed imbonirlo i cittadini offrivano polpi appena pescati perchA? il gigante ne era ghiotto.
Omero diceva che esisteva un isola nel mediterraneo dove le sirene cantavano ammaliando i marinai di passaggio, e qualcuno ha ritenuto che fosse questo isolotto la dimora delle stesse….
Poi un monaco (nel 1855, il carmelitano Francisco Palau beatificato nel 1988 da Papa Giovanni Paolo II) prese dimora proprio nelle cavitA� naturali della zona e scrisse di aver avuto piA? di qualche momento di estasi grazie al naturale A�richiamo dei luoghi alla metafisica, addirittura si dice gli sia apparso GesA?,,,
f.m.palau google searchmirador es vedra www.megalithic.it p.ruggeri
stessa storia narrata dopo un secolo dagli hippy che venerano il posto credendo alle apparizioni del buddha.
Infine esiste la leggenda della vecchia strega che occupa una grotta dell’isoletta che rimane schiva all’occhio dei turisti ma fornisce aiuto a quanti arrivati all’entrata lasciano un presente.
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A due passi in alto sulla scogliera antistante all’isola esiste il mirador dal quale partono i sentieri per la torre del pirata in alto che svetta sul mare,
torre del pirata www.megalithic.it p.ruggeri
e da questa si giunge ad atlantis, la cala della pietraia, cosA� chiamata perchA? sicuramente era una cava, oggi atlantis A? stupenda e rappresenta per gli hippy la parte di atlantide rimasta emersa, una cava scavata proprio dove sbatte l’onda eccezionale che sembra davvero magica, leggermente inclinata suggerisce chissA� quale passato evento naturale di tipo apocalittico, piena di graffiti e bassorilievi talmente diversi da far vacillare ogni curioso sulla datazione di quanto si vede.
atlantis es vedra google search
eccovi in perfetto stile da predatori della ciociaria il nostro video 2016, buona visione!
Cari amici predatori, siamo andati a scovare alcune delle più interessanti testimonianze della storia delle isole Pitiuse, così chiamate da Plinio il vecchio antico viaggiatore e storiografo latino, per la caratteristica chioma dei pini mediterranei che avvolge le isole Baleari oggi chiamate Ibiza e Formentera.
le preghiere di pietra www.megalithic.it p.ruggeri
Principalmente va inquadrata la storia antichissima delle genti che popolarono le isole minori delle baleari, infatti diversi resti testimoniano il passaggio dell’uomo in queste terre emerse già dall’eta preistorica, le rotte di collegamento marittimo tra il continente africano e quello europeo portarono l’uomo a percorrere il tragitto passando per le isole che si affacciano a pochi chilometri al largo di Valencia, nella splendida cornice del mar mediterraneo.
un labirinto recente
Il passaggio della storia e gli incroci delle vicende dell’europa e del nord africa contraddistinguono la nascita della cultura autoctona fino alla conquista degli spagnoli di queste ambite rocce innalzate sul mare.
ilsito dies culleram www.megalithic.it p.ruggeri
La Dea Tanit è la principale divinità punica che ebbe sull’isola di Ibiza molto seguito, tanto da lasciare testimonianze ancora ad oggi nel tessuto delle tradizioni del posto.
Uno degli esempi più toccanti per trasmettere la sensazione di antichissimi riti pagani ai turisti è rappresentato dal santuario di cui stiamo scrivendo, visitabile e raggiungibile grazie ad un sentiero realizzato per scendere e risalire in piena sicurezza dai luoghi archeologici, poco conosciuto e non riportato sulle mappe turistiche ma degno di una visita accurata, si trova sul lato dell’isola che è rivolta verso la bellissima cala marittima di Sant Vincent
il dio che dorme su es culleram p.ruggeri www.megalitihic.it
E’ curioso che proprio sulla sommità dei monti nei quali è nato il santuario di Es Culleram, esiste un profilo ben distinguibile antropomorfo, quasi a significare che sotto al dio che dorme esiste l’entrata (carsica) nel mondo nascosto dal quale attingere conoscenze e vita (acqua).
labirinto in bassorilievo es culleram p.ruggeri www.megalithic.it
proprio all’entrata delle cavità del santuario esiste un megalite sul quale è stato tratteggiato un antico labirinto a modo di bassorilievo, e non appare così remota la possibilità che abbia qualche significato riguardante anche la presenza di acqua e cavità un nesso mitico che era degno di nota nei tempi in cui l’acqua era strettamente connessa alla vita e alla sopravvivenza e le cavità offrivano sicuro rifugio a quanti le conoscevano.
statua votiva
tornando alla dea Tanit va ricordato che durante le guerre puniche gli scrittori latini riferirono che i seguaci della dea erano ritualmente impegnati a sacrificare individui per chiedere benevolenza, riti che però non sono mai stati accertati, e che apparterrebbero allo strascico propagandistico che i romani utilizzarono per screditare i loro acerrimi nemici, proprio ad ibiza infatti i cartaginesi arruolarono alcuni guerrieri divenuti famosi come i fiondatori delle baleari che durante le guerre puniche contro i romani divennero temutissimi.
I Cartaginesi ne erano custodi nel mediterraneo ma prima di loro furono i fenici, una dea che viene identificata con un simbolo tra i più conosciuti che nasconde all’interno concezioni geometriche essenziali per l’uomo moderno.
Fantastico il sentiero per giungere alle grotte, disseminato di preghiere di pietra probabilmente tipiche degli hippy che presiedono l’area ancora oggi.
sul luogo abbiamo avuto modo di rinvenire un interessante labirinto su pietra tratteggiato a mo di bassorilievo, oltre a quello allestito dagli hippy.
maps
Insomma ancora dovremo tornare sul tesoro ricevuto da questa stupenda isola come per quanto riguarda il simbolo, tornerò a tempo dovuto intanto gustatevi il video descrittivo del luogo in spirito predatori tour….
Alba Fucens -acquedotto di Arci- P.Ruggeri www.megalithic.it
Alba Fucens, nome romano della città, poleis, che si affacciava sulla piana del lago fucino (in seguito prosciugato da Principe Torlonia)…
Gli Aborigeni, o chissà chi, … ma non certo i romani, questo il karma che ci perseguita, perchè immaginare che l’acquedotto in questione fosse stato voluto e creato dai romani a me non va proprio giù
ingresso forificazioni di Alba fucens p.ruggeri www.megalithic.it
Per credere a quello che vedete in foto, basta recarsi a due passi in linea d’aria dalle città della prov. Fr. , come Alatri e Ferentino, cosa sulla quale sarebbe meglio approfondire, basti ricordare che dalla ss155 per Fiuggi, si incontrano una miriade di segnali stradali che invogliano ad arrivare ad Avezzano, bellissima città del centro Italia.
Ma non sarà cosà facile arrivarci…….. infatti la strada (ss 30) di collegamento tra Lazio e Abruzzo, risulta chiusa da diversi anni…ma collegherebbe in maniera davvero panoramica la zona dove scorre il Fiume Liri, da una parte e dall’altra L’Aniene tanto caro ai romani.(Spqr)..,
capistrello dalla ss.30 e la piana del fucino p.ruggeri www.megalithic.it
Tante le cose da segnalare sulla colleganza tra la zona del lago Fucino e la zona della valle del Sacco fino al mare verso il litorale pontino, collegamenti segnalati nel libro di Giulio Magli, civiltà megalitiche del Lazio…
veduta di abafucens romana dal borgo medievale p.ruggeri www.megalithic.it
..tra le tante, la caratteristica di rinvenire in tali luoghi, nonostante le tante riviste a cura di soprintendenze della zona e altri enti preposti alla cultura locale tacciano a riguardo, similitudini e cenni di letteratura con descrizioni ben diversi da quelle approvate dall’archeologia ufficiale,… a sorprendere A? la classica architettura a massi poligonali di tutto l’insediamento urbano che poi probabilmente fu aggiornato nei secoli con lo stile romano (Norba -Segni- Alatri-Ferentino), …nella cinta urbana la fusione è eccezionale accanto alle basi del sito poligonale, quelle romane, come abbiamo già detto di altre città poligonali
Nel caso della casupola megalitica dell’acquedotto, davvero caratteristica, cosa come nel caso delle tre nicchie votive gemelle tra Alatri e Alba fucens, eccoci a pensare il perchè di tali similitudini uniche al mondo, perchè va ricordato che non in tutto il mondo le città antichissime rimasero attuali come nel caso ciociaro-centro-italiano.
p.ruggeri www.megalithic.it
L’acqua ed i suoi usi, ci fanno davvero pensare al popolo di cui accennavo prima, gli aborigeni del centro italia tutti da capire ed analizzare, erano forse coloro che traforarono le montagne per creare emissari di laghi (o minimi bacini stagnanti) di origine carsiche o vulcaniche? ( Pastena, Albano, Canterno)
ponte sereno (ferntino) con basamento megalitico
…..gli stessi che secondo i primi scrittori storici avrebbero saputo lasciare opere di tale ingegneria?
L’entrata della stanza-sifone, che un cartello li vicino ci descrive come parte di un muraglione, avente funzione di ponte e acquedotto sulla valle (come quello di Ferentino Ponte Sereno) ..
..non assomiglia a nessuna tipica entrata romana, non è ad arco nonostante i rimandi individuati nella toponimia della zona, e nemmeno poligonale nei modi di Alatri o Ferentino e neppure Norba,….. è un unicum?
Verrebbe da pensare che l’ingresso fosse un altro e quello odierno fosse solo un buco provocato da un crollo della struttura…
Sicuramente va approfondita la questione e la datazione perchè ad oggi essa A? basata solo sulle notizie certe circa tutta la storia della cittadina romana Alba fucens, costruita sopra qualcosa di preesistente, che fino ad oggi sembra invece scomparsa a favore di un esame relativo ai testi romani che però non possono essere gli unici riferimenti che l’archeologo dovrebbe prendere in considerazione, infatti come riportano scrittori e storici preromani in queste nostre terre già esistevano monumentali città poligonali a guisa di quelle greche e turche (ittite) o mesopotamiche.
Sulla questione va sottolineato l’attuale nuova tecnica di scansione laser dei siti archeologici affioranti si è giunti a nuove scoperte ad esempio nel nostro caso ci sarebbero similitudini tra l’acquedotto di machu picchu del quale al link potrete vedere un accenno
.. perchè l’insediamento anche se collocato ad altezze estreme era rifornito da un acquedotto posto sulla sommità di una cima vicina , quindi il centro urbano era posto a valle della sorgente e l’acquedotto riforniva la popolazione con un sistema basato sullo scorrimento delle acque sulla superficie delle rocce pentagonali e megalitiche, sotto alcuni aspetti identico a quello poligonale di Arci.
muraglione laterale arci p.ruggeri www.megalithic
resta la composizione esterna ed interna della via d’acqua ossia poligonale megalitico, all’esterno e con calce e mattoni all’interno, segno di una capacità unica e diversamente funzionale dei romani, o di due diverse civiltà una basata sui massi poligonali e senza alcuna malta e una più recente che tende all’uso della calce e mattoni o laterizi per riempire e riutilizzare qualcosa di più antico.
( developed by : Associazione culturale “ci vediamo in provincia!” )
il poster del primo anno dei predatori della ciociaria perduta la campagnia di sensibilizzazione per il Reg.Bict la mappa interattiva sui bani di interesse culturale e turistico
Il sito www.megalithic.it nasce da un idea che ebbi per raggiungere lo scopo di divulgare l’interesse verso i beni culturali e paesaggistici, verso la storia e le tradizioni del luogo in cui sono cresciuto Frosinone, la ciociaria, il lazio, l’italia, l’europa, etc..
primo logo
Con le esperienze passate, compiute con l’ass.culturale, di cui resto fondatore dal 2010, “ci vediamo in provincia”, ci rendevamo conto come fosse difficile raggiungere il piA? alto numero di persone con i mezzi di cui disponevamo, perchA? solo con gli eventi e la stampa raggiungevamo standard di una certa soddisfazione rispetto agli sforzi fatti per organizzazione di eventi.
simbolo associazione nel 2010
Nel 2010 con l’ass. e l’aiuto di altre ass. come l’ARTE Aiuta onlus
gli amici dell’ass. L’arte Aiuta onlus
realizzammo per un anno e mezzo senza mai arrenderci, le serate FRSTUDIOS in cui presentavamo artisti emergenti della zona A�arti figurative e sonore,
le serate fr studios con i premi oggi suono io e fr studios 2010
serate che poi andavano in onda su internet tramite la radio streaming di radio ferentino e poi direttamente sui canali spreaker
il logo fr studios dal 2010 al 2011
oppure indipendentemente con rux’s bluetooth la trasmissione settimanale e poi mensile del gruppo ci vediamo in provincia, le registrazioni e le dirette andarono avanti fino al 2011 quando per un lutto decisi di fermarmi.
il programma radio andato in onda su radio ferentino e poi indipendentemente su spreaker e su fb 2011-14
Dopo una pausa di circa 2 anni dai palchi, archiviata la rassegna fr studios, ripartivamo A�piano piano con gli amici Frat (Andrea Fratarcangeli) musta (Francesco Dell’Aversano) enomi (Simone ) A�etc con le dirette ma , avevo deciso di dedicare piA? spazio alla ricerca della storia e delle leggende.
L’archeologia aveva un posto anche nelle dirette di fr studios sin dalle prime serate all’Ex Mattatoio (fr) avevamo avuto l’onore di ospitare, insieme ai tanti giovani accorsi alla manifestazione del giugno 2010, il prof Italo Bidittu per l’angolo dell’archeologia curato con Giancarlo Pavat, nel progetto avevamo avuto la bellissima intuizione di fondere le tradizioni alla storia e all’archeologia, l’arte dei giovani ne avrebbe giovato e cosA� lo spettacolo sarebbe cresciuto di spessore nella ricerca delle proprie origini….
il prof. Italo Bidittu ospite dell’angolo archeologico delle serate di fr studios 2010
approfondivo sempre di piA? la lotta alla ricerca delle risposte che avevamo sotto gli occhi e pian piano scoprivo un mondo fatto di tutele mancanti e beni mai registrati, disseminati nelle mie vicinanze ma dimentiche.
Thico il personaggio ideato per la campagna di sensibilizzazione al patrimonio del territorio frusinate, frutto del lavoro in collaborazione tra Paolo Ruggeri ed il fumettista di Stefano Spaziani
Nasce in questo contesto di rinnovata lotta verso la conquista della libertA� della scienza e della storia piA? nascosta dell’uomo e della terra il nostro sito che ormai per raggiungere l’alba del suo terzo anno.
Il nuovo progetto A? la rinnovata veste del social meaning della piattaforma A�a 360 gradi dell’associazione e dei suoi collaboratori, il canale multimediale web di riferimento “Megalithic.it” capace di riassumere oltre alle notizie piA? disparate riguardanti antiche tradizioni, leggende e miti locali, ricerche archeologiche internazionali, anche la base per un lavoro A�condiviso ed aperto al pubblico soprattutto nel campo della sensibilizzazione alla tutela dei beni culturali e paesaggistici.
Dalla nascita del nome del sito l’idea A? quella di essere questo un riferimento fatto di informazioni, un idea ben incardinata, un macigno pesante sulla terra, la base di una voce libera di uomini che ricercano le proprie origini e che per farlo osservano l’orizzonte senza limiti, il cielo e le stelle che ci illuminano sulla terra.
…non va tralasciata neanche la societA� in cui viviamo tentando di rappresentare soprattutto i giovani e le loro tradizioni nasce la pagina dedicata alla legalitA� portata avanti da Ilaria Fontana (dal 2013 responsabile pubbliche relazioni, social developer),
una conferenza sul voto di scambio con ospiti d’eccezione per spiegare ai giovani e ricordare a tutti l’entitA� della malavita nella vita politica e sociale e per ribadire con fermezza la lotta per la legalitA�.
Per raccontarvi tutto non basterebbe una pagina…..ma di sicuro non sarei riuscito a portare a questo punto i nostri lavori se non grazie a collaboratori e redattori, nel blog, amici e fratelli nella vita, amici che collaborano sia come volontari che come professionisti, la forma di progetto a costi zero, e la sopravvivenza stessa del progetto megalithic.it sta nella capacitA� di tante persone di offrire al mondo in primo luogo documentazione, una sorte di scatola di parole e immagini suoni e sensazioni che raccogliamo dal mondo, tanti cronisti che offrono una visione, un racconto, una storia, un viaggio.
Megalithic.it offre spazio all’informazione storica e turistica, culturale e archeologica, avvalendosi di scrittori come Massimiliano Mancini, Archeologi, Ilenia Lungo, semplici curiosi e persone che volontariamente ricoprono ruoli dell’associazione per aiutare ad organizzare, per collaborare , affinchA? lo spirito della riconquista della nostra storia piA? tradizionale, venga offerto a piA? persone possibile.
la copertina del fumetto – II edizione
Nel 2014 megalithic.it diventa il portale ufficiale dei #PREDATORIDELLACIOCIARIAPERDUTA A�la pagina dedicata su facebook e contestualmente la pagina riferimento web del progetto nelle scuole elementari e medie della provincia di Frosinone #IPICCOLIPREDATORIDELLACIOCIARIAPERDUTA.
Fumetto realizzato durante il progetto “I piccoli predatori della Ciocairia perduta” – I ed. – 2015
Un progetto dello staff del sito e dei volontari dell’associazione #CIVEDIAMOINPROVINCIA, che si rivolge esclusivamente ai piA? piccoli, ragazzi A�dai 10 ai 13 anni, coinvolti, centinaia di bambini nelle classi a vedere film, commentarli, scoprire come si costruisce un fumetto dedicato al mondo dei misteri dell’archeologia, e alle storie dei luoghi, le tradizioni e le leggende locali.
Oggi dunque il sito raccoglie ancora piA? informazioni, una mappa sempre in aggiornamento, open source, sui luoghi piA? antichi vicini e lontani poco o meno conosciuti, il Registro Georeferenziato dei Beni di Interesse Culturale e Turistico, una mappa che chiede ad ognuno di essere elaborata,
Il registro reg.bict aggiornato 2016 al link www.megalthic.it
che offre a tutti un insieme di punti di interesse che devono essere tutelati e valorizzati, raccontati fin dalle leggende sulle loro origini peri quali ognuno puA? suggerire approfondimenti….
Il gruppo megalithic.it e formato da persone che restano a disposizione e sono contattabili attraverso questo sito:
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lasciando sempicemente un messaggio a fine articolo
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e – mail : civediamoinprovincia@gmail.com ;
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lasciando un messaggio alla
– pagina facebook: “i predatori della ciociaria perduta”.
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I Membri del gruppo operativo del progetto Megalithic.it-predatori della ciociaria perduta-ass.cult. “civediamo in provincia”)