…guardate, in piena onestà…, andrebbe fatta una gran bella analisi storica su Sezze(Lt), l’antica Setia, ma non tanto sul periodo che va dalla fine del III° sec. a.c., in poi, quando cioè Roma si arricchiva del contributo delle genti ufentine di Sezze, bensì proprio da prima della conquista dei romani, a ritroso.
Non riesco a scriver su questo taccuino virtuale tutte le domande che mi sovvengono sulla posizione di Sezze nonostante le mie indagini sulle zone limitrofe abbiano poi rilevato interessantissime scoperte sulla geomorfologia del territorio che infine si presta ad innumerevoli aree sacre archeologicamente rilevanti .
Purtroppo la mia conoscenza è molto limitata sulla città e le sue leggende locali, ma per iniziare andrà comunque condivisa una prima parte di ricostruzione storica ed archeologica, vista la sua straordinaria importanza, nella collocazione di mura di cinta cittadine di tipo poligonale megalitico, riscontrabili già con una semplice e gratuita visita tra le vie della città.
Varie e diverse opere murarie oggi si presentano collocate lungo strade che ancora scorrono e vengono percorse così come avvenne all’alba della nostra storia, Sezze città che risiede su uno sperone di roccia calcarea lavorato e livellato secondo la saggezza dei popoli costruttori di città megalitiche, è uno scrigno di antichità e cultura.
Nel piccolo museo cittadino, sono molti i manufatti antichi e le testimonianze archeologiche della antichissima frequentazione del luogo, un luogo incredibile se si pensa che dalla città si scende tra sorgenti , vulcani, e piccoli gran canion, grotte preistoriche, cave con impronte di dinosauri, etc. etc…
Ricca la collezione di epoca romana, da visitare nelle meravigliose stanze del palazzo comunale, ma ciò che ci guida è la collocazione di diverse cinte murarie e terrazzamenti veramente incredibili, si pensi ai resti di una domus con fondamenta in opera poligonale con pozzo sacro a tholos che è stata rinvenuta nella valle, o quelle mura che si stagliano nel panorama in cui si creò la città antica, città esistente quindi ben prima dei romani.
Sezze, città in cui si eresse un tempio a Saturno, dove i muri sono lavorati in tanti stili diversi, dallo stile bugnato a quello liscio per non permettere al nemico di trovare appigli all’assalto, una città che ancora vive in pieno la sua storia gloriosa, come ferentino, alatri, veroli, segni, città immortali.
La corrispondenza tra il vulcano e la fonte Feronia che da Sezze poteva essere controllata, potrebbe disegnare un sistema unico tra i riferimenti sacri dell’ area, la fonte sul mare dedita a Feronia come dea della luna celeste opposta al vulcano, della divinità ctonia di Sorano, con il suo potere incentrato nelle viscere della terra, nelle grotte e nei vulcani, sulla sua collina potrebbero essere ritrovati i resti di una antica zona sacra, ancora non rinvenuta ma ipotizzata da molti archeologi, soprattutto perchè da Sezze verso la zona detta ceriara così chiamata probabilmente per riferimento a cerere, si accede attraverso una sola via, chiamata Via Sorana ancora oggi, che risulta essere l’ unico accesso dalla città verso la zona del vulcano setino, e le grotte di ceriara, una corrispondenza molto curiosa da interpretare.
in conclusione va ricordato che proprio sotto la città di Sezze guardando verso ovest dove inizia la piana, si trova la grotta dell’uomo a phi, che attesta ulteriore frequentazione preistorica per la quale si rimanda ad una breve precedente digressione nell’articolo dedicato alla fonte feronia …
continua…..