palestrina e la sua acropoli: castel san pietro romano

Una volta giunti a Palestrina verrà semplice notare che la città fu davvero un crocevia importantissimo fin dall’inizio della nostra storia, infatti essa rimane collocata ai piedi dei massicci dell’appennino verso la pianura della campagna romana e in particolare anche della valle del sacco, vicina al mare che nei giorni in cui il cielo è terso apparirà all’orizzonte non troppo lontano.

La città ancora oggi ha una storia illustre fortemente testimoniata dalle sue chiese e architetture in primis dal palazzo Barberini divenuto poi sede del museo di palestrina , in passato luogo sacro in cui veniva costruito il tempio della dea fortuna.

A Palestrina, come testimoniato dai tanti corredi funebri raccolti in zona ormai giacenti nelle teche del museo e nei suoi dintorni dunque, si incontravano tutte le civiltà, le stesse che poi diedero vita alla civiltà romana, le tante suppellettili rinvenute testimoniano la svariata complessità del mondo antico, in cui già divenivano chiari i commerci tra le civiltà del mediterraneo ed anche quelle fuori di esso, dalle sue montagne transitavano le greggi che scendevano a valle dagli appennini, e lungo i suoi percorsi nell’età del ferro e del bronzo, la zona brulicava di antichi guerrieri e sacerdoti.

Tra i primi abitanti loro, sicuramente vi furono i discendenti dei creatori di mura poligonali, che intesero trasformare la città e tutta la parte del monte che ha sulla sommità l’acropoli, una fortificazione sacra veramente impressionante, immaginate un intero versante di montagna disseminato dal passaggio del percorso sacro, un po’ come per monte cassino ad esempio.

Oggi per vederle basta recarsi a Palestrina, in via del borgo seguire il cammino sacro e salire sulla città di castel san pietro romano. esse si stagliano lungo la parete montana che discende verso la pianura e raggiungono il borgo in pianura abitato fin dai tempi più remoti,la città di Palestrina, alle basi di quello che era il santuario della dea fortuna, sembra quasi di poter immaginare ai loro tempi i cittadini dediti ai riti durante le antiche cerimonie religiose degli autoctoni e dei romani poi.

nel video il panorama e le mura viste da vicino con il drone , si tratta di un pezzo di fortificazione che scende quasi perpendicolarmente all’orizzonte seguendo il profilo della montagna, per molti versi assomiglia al tracciato che si trova a segni.

continua…

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