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#patriziopoli: e la storia continua!

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Siamo in una provincia che non ha nulla da invidiare ai fumetti, come una novella Gotham city , tutto il potere degli enti istituzionali frusinati A? controllato attraverso la spietata logica del monopoli, ma come nel piA? famoso gioco capitalista del mondo, esistono gli imprevisti e le probabilitA�, sono gli appuntamenti che ogni giocatore vorrebbe evitare, ma prima o poi ci si deve passare, nel caso reale si passa dal via con le indagini e le accuse A�della magistratura e A�degli inquirenti.

Proprio dalla��indagine appena conclusa con ben 19 indagati emergono i particolari dei comportamenti penalmente rilevanti dei protagonisti del giro di corruzione ciociara per le concessioni di autorizzazioni ambientali integrate ad aziende che operano nel settore ambiente e rifiuti.

In primis dopo aver giA� ampiamente spiegato che la��ex commissario provinciale adoperava la propria carica per spostare a piacimento i suoi tecnici rimpiazzando quelli che non poteva controllare direttamente, va ribadito al sopito popolo ciociaro che il potere politico di controllo sulla materia ambientale provinciale non rispondeva affatto ai principi della��ecologia e della sostenibilitA�, perchA� in barba ai comizi e alle comparsate televisive in cui si professava la��attaccamento ai temi del risanamento della valle del sacco e alla��attenzione al tema della��ambiente, in realtA� negli uffici si pensava a concedere permessi senza il minimo rispetto dei procedimenti amministrativi ed alle norme di legge, al solo scopo di continuare a rovinare la nostra splendida e rigogliosa natura.

Un metodo scientifico collaudato secondo gli investigatori della guardia forestale, quello che permetteva al sindaco di Settefrati di bypassare ogni problema di controllo al depuratore, del resto sarebbero stati utili solo a bloccare i festeggiamenti in occasione della madonna di canneto, e la��intero comune ne avrebbe potuto risentire, per questo solo dopo un giorno dalla richiesta venne accordata nuova autorizzazione anche se in via provvisoria (come quella dell’anno passato)A�senza mai aver ottemperato agli obblighi di legge in materia .

Ancor piA? grave la questione che ruota intorno allo scarico n.38 della��ASI di Ceccano ancha��esso concesso senza la V.I.A. richiesta per legge, che invece di essere oggetto di una formale diffida fu lasciato in funzione come se nulla ostasse, sembra rientrare negli atti della procura anche il caso di Ferentino e la��impianto di compostaggio della Rodesco rimasto fermo al palo sempre perchA� non era nella cerchia degli amici giusti.

Cari amici i personaggi della��indagine erano tutti importanti pedine di un unico disegno criminale in danno ai cittadini e soprattutto alla��ambiente della provincia, tecnici che invece di controllare la��impatto ambientale pensavano ad avallare raccomandazioni e sottostavano al potere della��unico vero indiscusso signore del sistema, #patriziopoli appunto, ossia la��agglomerato urbano provinciale in cui a capo ca��era un uomo solo, lo stesso che da vicedirettore della��ASI si preoccupava di far lavorare a�?amicia�? nella valle del sacco, che controllava dalla provincia come procedevano gli affari, e che grazie ai voti aspirava al definitivo controllo politico della zona, ecco come si vince a monopoli a Frosinone.

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Articolo rassegna stampa 10/6/2015 – Ciociaria Oggi

 

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Articolo da rassegna stampa 10/6/2015 – Ciociaria Oggi

DottorA�Paolo Ruggeri