Andando in giro con il naso all’insù, e stando attenta ai particolari, spesso mi capita di incrociare i miei occhi con occhi sconosciuti, a volte mi capita addirittura di iniziare a chiacchierare con persone mai viste, e proprio lí iniziano dei dialoghi inaspettatamente costruttivi.
ANNA, quarant’anni, una bimba di 10, sole in una casa in affitto, 1000 euro al mese di stipendio con contratto a tempo determinato.
GIOVANNA, 34enne, insegnante del Lazio, costretta a fare domanda per insegnare in Piemonte pur di lavorare lasciando gli affetti di sempre e casa sua.
EDOARDO, 48 anni,operaio, moglie disoccupata, 4 figli, in cassa integrazione.
ALESSANDRO, 30enne, dopo 2 anni che non lavorava ha deciso di cambiare Paese:da qualche mese ormai è a Londra, perfettamente integrato e con un lavoro che ha trovato e scelto dopo 2 giorni che era la.
4 storie che rispecchiano purtroppo uno spaccato di vita che ormai tocca tutti, direttamente o indirettamente. Quanti imprenditori decidono di morire vedendola come alternativa unica da prendere? Quanti uomini e quante donne quotidianamente pensano allo stesso terribile pensiero? Purtroppo tanti e il numero cresce ogni giorno di più.
Tra i volti che ho nel cuore c’è quello di ALINA,una ragazza albanese, venuta qui per scappare dalla fame ormai da qualche anno. Ora è badante e colf di una famiglia che l’ha presa come una figlia ed ora Alina é felice. Due occhi sorridenti e brillanti, due occhi pieni di vita. Le storie a lieto fine esistono ancora, bisogna solo saperle leggere bene perché ogni esperienza ha il suo “vissero felici e contenti”.
I colori, gli odori, i sorrisi, le mani, i volti, le voci! Ogni persona é un universo. Vorrei conoscere nella mia vita più persone possibili, vorrei abbracciarle tutte e vorrei ascoltare le loro storie. Vorrei far diventare i loro racconti parte della mia esperienza e vorrei Donare loro la mia essenza.
Oggi sto qui a ringraziare Anna, Giovanna, Alina, Alessandro, Edoardo. Speranza nei loro racconti e tanto coraggio nelle loro parole.
Siamo gentili e sorridenti con ogni persona che incontriamo nel nostro cammino poiché sta combattendo una battaglia di cui non ne sappiamo nulla.
Ascoltiamo gli altri, c’è sempre da imparare!