Il percorso iniziatico verso la Verita’ interiore.
La reductio ad unum templare di Alatri.
I due trafori centrali dei rosoni delle chiese di S. Maria Maggiore e di S. Francesco ad Alatri raffigurano lo stesso percorso iniziatico, marcatamente templare, costituendo una rappresentazione simbolica unica in Europa.
Non casuale, ed ascrivibile alla stessa regia, il ritrovamento, anch’esso unico in Europa, del cd. “Cristo del Labirinto”, che raffigura il percorso di iniziazione gnostica guidata dal Cristo Soter postone al centro, come di alcune raffigurazioni di croci templari.
La chiave di lettura del messaggio simbolico contenuto nel traforo è duplice: dall’esterno verso l’interno e dall’interno verso l’esterno, in quanto il percorso iniziatico non può essere mai statico ma necessariamente dinamico.
La forma più alta di Sapienza concessa all’uomo non è il raggiungimento della Verita’ ma concentrare la propria esistenza terrena nella continua ricerca della stessa.
Il messaggio sembra essere proprio questo:
in questa vita ci si dirige e ci si avvicina alla Verità, ma non la si può mai raggiungere
Percorrere il labirinto ed affrontare le sue prove è la forma più alta di esperienza mistica che ci è data nella vita terrena.
E la stessa intessitura del traforo è di per sè un labirinto di pietra e di simboli!
Predominato da una croce templare centrale, sapientemente celata con tecnica criptosimbolica tipicamente templare, il rosone nasconde una pluralità di figure geometriche altamente simboliche che si trasformano e sciolgono le une nelle altre, tra cui una “rosa del graal”.
Sia dall’esterno verso l’interno che viceversa, vediamo la seguente sequenza simbolica:
cerchio-ottagono-quadrato-ottagono-cerchio,
il pentacolo simbolico che rappresenta le fasi della
discesa-ascesa-discesa
tra la dimensione Spirituale propria della nostra anima e quella Terrena propria della nostra natura.
La sintesi simbolica e geometrica di queste figure è la grande croce inscritta nel cerchio che ne scaturisce
La sequenza rappresenta la continua oscillazione che dall’Infinito celeste (la circonferenza esterna del traforo) porta verso l’Infinito interiore (il cerchio centrale al traforo).
Il centro del rosone è’ la traccia di Sapienza divina presente all’interno di ogni individuo, l’Uno che è in noi, che si riespande verso l’Infinito celeste e verso cui tende l’Infinito celeste
Questa oscillazione spirituale, che avviene attraverso fasi (iniziatiche) ben precise, determina la vibrazione energetica che, se percepita, orienta la nostra esistenza verso l’ Eterno
Il canto gregoriano e le estasi liriche di Ildegarda di Bingen ne sono testimonianza concreta e percepibile.
https://www.youtube.com/watch?v=dM2PqY4crMY
La croce delle beatitudini, la “rosa del graal” e l’ottagono rimandanosubito alla presenza templare
L’ottagono, in geometria, si ottiene unendo, con quattro segmenti in diagonale, i vertici dei 4 bracci di una croce greca o incrociando a 45º due quadrati, con lo stesso centro, e unendo i vertici fra loro; oppure tracciando i quattro punti cardinali e i quattro punti loro intermedi (operazioni geometriche ben esplicitate all’interno del rosone), ottenendo una stella a 8 punte e unendone i vertici.
L’ottagono rappresenta il tentativo dell’Uomo (quadrato) di farsi Spirito (Cerchio)
Ed infatti nei rosoni di Alatri lo troviamo sempre rappresentato tra il quadrato ed il cerchio.
E’ lo sforzo di elevazione della Materialita’, in Spiritualita’. Partendo da una figura semplice (quadrato), lo Spirito si evolve (passando all’ottagono), fino a raggiungere la perfezione rappresentata dalla circonferenza.
E l’8 non è altro che una doppia circonferenza che simboleggia l’infinito.
Questa interpretazione viene supportata da quanto sostenuto da J.C.Cooper, nel suo mirabile saggio sul simbolismo: “la trasformazione del quadrato in circonferenza avveniva attraverso l’Ottagono”.
Per questo motivo il Cristianesimo usò l’Ottagono come figura geometrica base per l’edificazione di fonti battesimali.
A Gerusalemme, nel luogo esatto dove sorgeva il Tempio di Salomone, si erge adesso la Moschea della Rocca, che è l’unico esempio di edificio storico islamico costruito su una struttura ottagonale, come del resto era il Tempio stesso. Cooper ci dice inoltre che, nell’architettura sacra, le cupole poggiano spesso su strutture ottagonali. I quattro punti cardinali e i quattro punti intermedi, unendosi danno un ottagono. L’ottagono rappresenta le otto porte che permettono il passaggio da uno stato all’altro.
Le 8 porte rappresentate nella Croce delle Beatitudini divenuta il simbolo piu’ noto dei Templari ed il centro dei rosoni di Alatri!
Per questo motivo l’ottagono fu la forma geometrica più utilizzata dai Templari, come simbolo della loro missione spirituale sulla Terra
Nell’Ottagono vediamo quindi esaltato il messaggio simbolico templare. Questa figura rappresentava l’elevazione, il tentativo dell’Uomo-Templare che, partendo da una figura semplice (quadrato-il terrestre), si evolveva spiritualmente passando all’ottagono (le otto porte che permettono il passaggio da uno stato all’altro; la transizione; il rinnovamento; la resurrezione), fino a raggiungere la perfezione ultraterrena e l’eternità (rappresentate dalla circonferenza), con il Cristo Soter al centro, come nell’affresco di S. Francesco.
In te ipsum redi!
L’eternità, come notava S.Agostino, riprendendo Seneca e Marco Aurelio, la si trova dentro di noi!